Impara a dire di no: la trappola del compiacere gli altri.
- Donato Abbondi

- 9 giu
- Tempo di lettura: 1 min

Ti ritrovi a dire “sì” anche quando vorresti urlare “no”? Ti senti in colpa se rifiuti una richiesta?
Molte persone soffrono della cosiddetta “compulsione al compiacimento”: un bisogno profondo di
essere accettati, che porta a mettere sempre gli altri al primo posto.
Spesso è un retaggio di esperienze infantili, in cui l’amore era condizionato all’essere “bravi” e “disponibili”.
Ma vivere così ha un costo: esaurimento, frustrazione, ansia, perdita di identità.
Dire sempre “sì” non ti rende una persona migliore, solo più stanca.
Il confine tra generosità e autoannullamento è sottile, ma cruciale.
Imparare a dire “no” con fermezza e gentilezza è un atto di autostima.
Significa affermare che anche tu conti, che i tuoi bisogni sono legittimi.
La psicologia offre strumenti per rafforzare il senso di sé, regolare la colpa e costruire relazioni più autentiche.
Se ti riconosci in queste dinamiche, forse è il momento di cambiare.
Scopri come imparare a dire “no” senza paura. Donato Abbondi



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